La mia prima mattina a Niamey inizia molto presto. Sveglia ore 7.00, colazione e via a lavorare. Oggi si inizia dal Centro Conafe. Situato in un quartiere periferico della capitale il Centro è sede della Coalizione Africana delle ONG per i diritti dell'infanzia (109 in particolare). Formato da due edifici modesti costruiti secondo i tipici criteri dell'architettura dell'Africa dell'Ouest, il Centro funge da punto di riferimento per tutti i progetti che riguardano i bambini: dall'educazione alla sensibilizzazione e prevenzione sanitaria, dal valorizzare il loro riconoscimento e i loro diritti nella società.
Il lavoro dunque non manca. Soprattutto perchè qui c'è molto da fare e serve di tutto. Gli uffici sono modesti e dispongono di due computer e due stampanti donati dalla cooperazione. Ma non c'è connessione internet ne sufficienti armadi per l'archiviazione di progetti e documenti importanti. Ogni giorno servono soldi per pagare le utenze (acqua e luce) che qui costano care e per dare vita a progetti concreti nelle città e nei villaggi. Per fortuna finora tutto questo ha potuto funzionare grazie a finanziamenti ottenuti con progetti di qualità sia nel campo educativo che sanitario, o attraverso fondi della cooperazione, oppure attraverso aiuti dell'Unicef che, per esempio ha dotato il centro di una moto e un veicolo 4x4 per spostarsi fino ai posti più remoti e difficilmente accessibili del paese.
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